08/04/14

Play, quest'anno è un epic win.

Dovrei fare una lista.
Anzi, due.
Dovrei fare una lista di ringraziamenti, per tutti quelli con cui ho condiviso l'esperienza di Play, che grazie al lavoro dello staff e di tutte le forze in campo dimostra ancora una volta di saper crescere e migliorare.
Dovrei fare una lista di scuse, per tutti coloro a cui non ho dedicato il tempo che avrei voluto.
Ma, tutto sommato, le liste non servono: una fiera come Play vede riunirsi praticamente tutto il mondo del gioco da tavolo, amici e nemici, colleghi e compagni di viaggio, e fa sì che tu veda anche solo per mezzo minuto persone con cui hai discusso e condiviso esperienze, con cui hai lavorato o con cui collaborerai, e che quel mezzo minuto sia sufficiente per dirsi tutto, con uno sguardo o due battute al volo.

Il post potrebbe anche finire così, e avrebbe pure senso.
Ma ci sono un paio di cose su cui vorrei spendere due righe in più.

Innanzitutto mi ha fatto piacere vedere il pienone alla presentazione del libro di Maresa e Ilaria, che peraltro è andato a ruba, e a cui aggiungerei gli ottimi risultati del Flash Design, di cui sono estramamente fiero, sia per l'impegno dello staff che per la risposta dei partecipanti. Vedere questo spazio a fianco di un'area dedicata al Politecnico di Milano, così densa di giochi e di voglia di fare, mi fa pensare che l'interesse verso un certo approccio al mondo della progettazione di giochi sia crescente e vivo, e questo non può che rallegrarmi.
Poi, anche se sono salito a bordo solo di recente e come clandestino, mi ha fatto molto piacere vedere tanta soddisfazione allo stand di Gioconomicon, sia per i festeggiamenti del decennale, sia per il successo del sistema di votazione live delle novità della fiera realizzato dalla redazione.

A livello personale, infine, sono doppiamente soddisfatto. Super Fantasy è stato giocato a ciclo continuo, e Vudù è andato completamente sold out, complice la presenza di Guido che ha disegnato le sue irresistibili bamboline sui coperchi delle scatole per due giorni interi. Già che ci sono ne approfitto per ringraziare tutto lo staff della Red Glove, e in particolare Luigi, la macchina da guerra che ha accompagnato tutti gli aspiranti eroi nel regno dei Brutti Musi, e Margherita e Solly che si sono alternate alle demo di Vudù.

E poi basta, che sennò cado di nuovo nel tranello delle liste, e non mi va.
Tanto ci siamo capiti, durante la fiera, con uno sguardo o due battute al volo.
Ci vediamo alla prossima Play.